L’Azienda produce inoltre l’Olio extra vergine di oliva Castello di Serravalle, che per il suo colore giallo paglierino con riflessi dorati e per la sua ottima qualità, secondo la tradizione siciliana, rappresenta un “oro giallo” ed al contempo un “oro liquido”! L’olivo, definito da Leonardo Sciascia “non a misura di vita umana e che ha perciò a che fare con la fede e con la religione” è da sempre memoria del paesaggio siciliano, sia con la forma selvatica (Olea europaea var. sylvestris, oleastro) , sia con quella domestica (Olea europaea var. sativa). Sembra, infatti, che lo stesso sia stato introdotto in Sicilia, dai Fenici, tra il IV e l’VIII sec. a.C. come dimostrano le testimonianze di Diodoro Siculo sugli insediamenti fenicio-cartaginesi di Akragas. Tuttavia, solo con la dominazione araba, la coltivazione dell’olivo iniziò ad essere maggiormente praticata e l’ampia diffusione sino ad oggi di questa cultivar è probabilmente legata alla rusticità dell’albero, che ben si adatta ai terreni aridi, superficiali, talora marginali, ed alla sua modesta taglia, e fa si che la Sicilia sia una delle maggiori produttrici di olive ed olio.
The company also produces Castello di Serravalle extra virgin olive oil, which for its straw-yellow colour with golden reflections and its excellent quality, according to Sicilian tradition, represents both ‘yellow gold’ and ‘liquid gold’! The olive tree has always been a memory of the Sicilian landscape. It seems, in fact, that it was introduced to Sicily by the Phoenicians between the 4th and 8th centuries B.C. . However, it was only with the Arab domination that the cultivation of olives began to be more widely practised and the wide diffusion to date of this cultivation is probably linked to the rusticity of the tree, which adapts well to arid, superficial, sometimes marginal soils, and to its modest size, making Sicily one of the largest producers of olives and oil.
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