Un gioiello di architettura siciliana medievale torna a brillare: è il Castello di Serravalle, nel Comune di Mineo.
Si tratta di un’alta fortificazione con torre di avvistamento su circa 100 chilometri di pianura, un edificio antico di almeno otto secoli, al quale è stato dedicato un accurato restauro conservativo, realizzato su iniziativa dell’avvocato Orsola Sedati, con il supporto di fondi regionali: “È un atto di amore verso il territorio catanese, verso la nostra storia collettiva e anche verso la mia Famiglia. Il nostro Castello tornerà a vivere, a ospitare, a far parte della quotidianità delle istituzioni e delle persone. L’edificio è stato restituito alla collettività per seminari, iniziative culturali, mostre, eventi di Istituzioni e di privati. Ciò ha richiesto un grandissimo sforzo, ma per me era irrinunciabile questo traguardo e sono grata a tutti coloro che mi hanno aiutata, supportata, incoraggiata”.
L’inaugurazione si terrà sabato 3 dicembre 2022 alle ore 12, alla presenza delle autorità e dei rappresentati delle associazioni del territorio.
Interverranno in particolare: il sindaco di Mineo Giuseppe Mistretta, l’ambasciatore Giandomenico Magliano, l’Istituto Nazionale dei Castelli con la presenza di Domenico Zerbi (vice presidente Nazionale), di Francesco Cultrera di Montesano (presidente della sezione Sicilia) e di Giuseppe Brunetti Baldi (consigliere nazionale Istituto Italiano dei Castelli), il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Catania Sebastian Carlo Greco e membri del Consiglio, il maestro Alessio Vlad, direttore artistico del Teatro dell’Opera di Roma. Presenti anche i rappresentanti delle Istituzioni civili e militari, la Soprintendenza di Catania, la stampa, professionisti, ospiti da tutta Italia legati alla Famiglia Sedati.
Dopo la benedizione e il taglio del nastro, al Castello di Serravalle interverranno i protagonisti del lungo percorso di restituzione del castello alla comunità. In particolare, l’architetto Andrea Alestra che ha curato la Direzione Lavori, supportato dal dottor Antonio Lo Presti, responsabile per la scelta dei materiali e per le tecniche di restauro.
A seguire, si terrà un pranzo inaugurale riservato agli ospiti intervenuti.
Il Castello di Serravalle, situato nell’omonimo feudo in territorio di Mineo, appartiene dal 1513 alla famiglia Grimaldi. Dopo essere stato tramandato di generazione in generazione, è ora giunto nelle mani dell’avvocato Orsola Sedati, figlia di Francesca Millo di Calsalgiate e nipote di Gerarda Grimaldi. Ricco di storia antica, testimonianza di epoca medievale, sin dalla sua costruzione, la fortificazione rappresentò un importante punto di guardia della via che da Catania per Palagonia giungeva a Mineo, proseguendo per Caltagirone.
Le prime notizie certe sul feudo di Serravalle riportano che il castello fosse già esistente nel 1296. Il castello medievale, composto in origine dalla torre e da una cinta munita di camminamento, ha subìto nel tempo ampliamenti e adattamenti, pur avendone mantenuto l’impianto originale. Il Castello di Serravalle, costituendo un significativo esempio di architettura castellana del XIII secolo, in considerazione del particolare interesse storico, artistico e architettonico che riveste. Nel 2007 l’Assessorato dei Beni Culturali della Regione Sicilia, su proposta della Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Catania, lo ha sottoposto a un provvedimento di Vincolo, a tutela dei beni culturali prezioso patrimonio del nostro Paese.
Il Castello, prima dell’avvio del recente intervento di restauro, reso possibile grazie all’ottenimento di un importante finanziamento, si presentava nella riconfigurazione datagli nel 1912 dal proprietario, il Principe Antonino Grimaldi.
Questi, oltre ad aver eseguito alcuni adattamenti e ampliamenti, aveva ricostruito in maniera fedele le varie parti del manufatto, mantenendone l’impianto iniziale. Il Castello di Serravalle è posizionato in cima a un’altura, arroccato su un banco roccioso di forma allungata che emerge dalle circostanti colline argillose, caratterizza fortemente il paesaggio circostante e ne costituisce un punto di riferimento e di orientamento.
A strapiombo sul lato di mezzogiorno, l’ingresso è situato sul lato opposto. Dopo aver varcato il portone di ingresso al castello, si accede a una galleria scavata nella roccia. Il cortile superiore è raggiungibile percorrendo delle scale, che costeggiano, da un lato la cinta muraria originaria. La peculiarità di questa area esterna, molto articolata e terrazzata, è costituita dalla cisterna ricavata all’interno del banco roccioso sottostante. Da qui, si accede attraverso due distinti varchi, alla torre e al corpo laterale. La torre, la cui muratura risulta originaria per come fu innalzata, costituisce l’elemento predominante dell’intera struttura. Infine il muro di cinta, conta uno spessore murario non indifferente tale da consentire il camminamento di ronda, in alcuni tratti, è stato reintegrato con una muratura di minor spessore.
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